I nativi digitali sono i giovani nati durante o dopo l’introduzione delle tecnologie digitali e che, grazie ad una continua interazione con esse, già dalla prima infanzia, le usano con grande dimestichezza; al tempo stesso ne subiscono gli influssi a livello della organizzazione cerebrale, così come dimostrato da moltissimi e recenti studi.
In campo educativo questo termine ha un forte impatto sulla ricerca di questi cambiamenti, sia dal punto di vista cognitivo che percettivo.
Anche se le ricerche sono ancora tutte allo stato iniziale, alcuni risultati già confermano che le aree percettivo sensoriali della Net generation ricevono stimoli codificabili come stimoli afferibili alle immagini e non ai simboli, stimolando maggiormente l’emisfero destro a scapito del sinistro (Bennett, Maton, 2008; OECD, 2008)
Il Metodo Liberamente Imparo quindi, risulta essere funzionale anche per mediare l’apprendimento di questi nuovi cervelli, cablati dal punto di vista neuronale, non in maniera direttamente funzionale all’apprendimento dei simboli.