Nella scrittura alfabetica, imparare l’associazione tra grafema e fonema, o in altro modo riconoscere il suono delle lettere e farlo corrispondere al segno grafico convenzionale corrispondente, è considerato un predittore delle abilità di lettura.
Dal punto di vista anatomico tale associazione avviene nella corteccia temporale superiore sinistra e nel caso in cui tale associazione non si verifica essa causa le difficoltà nella lettura. Il recentissimo studio riportato nei riferimenti bibliografici ha studiato l’area cerebrale in cui l’associazione fonema-grafema è localizzata e ha stabilito che essa è maggiore all’inizio dell’apprendimento quando non vi è congruenza tra fonema e grafema (in italiano si pensi al suono CHI), ma che poi diminuisce con l’attivazione di meccanismi automatici di decodifica. Nei lettori in cui tale area continua a permanere iperattiva, sia in caso di congruenza che di incongruenza tra grafema e fonema, si ha una correlazione con la dislessia.
In ogni caso lavorare intensamente e con pazienza, dedicando molto tempo all’acquisizione dell’abilità di corrispondenza grafema-fonema, diviene un’esigenza primaria nei primi momenti dell’apprendimento.
Per tale motivo il Metodo di letto-scrittura Liberamente imparo dedica a ciascun fonema e grafema una serie ricchissima di attività che comprendono anche attività multisensoriali per facilitare l’automatizzazione. I tempi dedicati a questo apprendimento devono essere lunghi e ricchi di esperienze che instaurino e fortifichino questa acquisizione . È inoltre necessario eliminare i distrattori e tutte quelle scelte didattiche che complicano il riconoscimento e l’acquisizione della corrispondenza tra segno e suono; ad esempio, la scelta di presentare i quattro caratteri contemporaneamente risulta nuovamente ascientifica e scartata dal Metodo che presenta un solo carattere in lettura e scrittura – lo stampato maiuscolo – fino a che tale acquisizione non è stabilizzata.